domenica 31 agosto 2008

E' giusto parlarne

Dunque oggi pensavo a una frase a cui penso spesso: perchè conquistare il mondo se poi si perde se stessi.
Poi ho letto questo articolo sul corriere.it sulla amazonia.
Quindi mi sono ricordato un po di tempo fa quello che il direttore dello sviluppo sostenibile della MWH ha detto durante una presentazione: se nn pensiamo all'ambiente nn distruggiamo la terra... in fin dei conti il pianeta terra continuera ad esistere anche senza di noi.
Poi ho pensato a cosa accade generalmente in natura, se c'è qualcosa che crea una variazione in un equilibrio generalmente accadono una serie di reazioni per trovare un altro equilibrio se è possibile (ex sono cieco, gli altri sensi migliorano).Se nn è possibile allora la natura tende a tornare verso l'equilibrio precedente opponendosi al disturbo (ho un batterio, il sistema immunitario si attiva a difesa).
Siamo in un momento di cambiamenti generale oltre al clima. L'uomo è stato in grado di evolvere fino ad ora adattandosi, spero che si riesca ad adattare anche in questa momento e a cambiare di conseguenza, capendo che abbiamo bisogno del nostro pianeta, e nn ha senso diventare e ricercare ricchezza se poi noi (o i nostri figli) nn avremo un posto dove stare o usarla...
Per fare questo però credo che sia importante che il messaggio arrivi un po a tutti.
Arrivando e divulgando questo si puo arrivare alle grandi multinazionali. In fondo le multimazionali sono entità virtuali, fatte di persone.
Ricordiamoci che dietro la multinazionale Pinco Pallo (ogni riferimento è puramente casuale, se mai esistese una multinazionale con questo nome :) ) che vuole fare piu soldi quindi nn pensa troppo agli effetti di quello che fa, ci sono comunque persone e ancora una volta una azienda senza persone nn esiste.

http://www.corriere.it/Esteri/2008/Amazzonia/amazzonia_introduzione_a691ce30-76af-11dd-9747-00144f02aabc.shtml

London with friends!!!!

Ciao belli!
Dunque un aggiornamento!
Today is the last August day, and the Local Radio of High Wycombe has happly reported that a scientific study on the 2008 August.
This august has been the cloudest august since 1912.... with nearly ....
............ 93 hours of sun...................!!!!
You may not realise it bloody mean just a bit more then 3h of sun a day.
Anyway, I have been able to put together some pictures of the last weekend.
Rick, Momo, Cecco where around London.
Rick and Momo from the COOL USA with lot of pictures. Cecco from the sunny Monterosso with lot of GOOD ITALIAN FOOD, guys it has been really nice having around.
If you look through the pictures here under you'll find also something special, irrepitable, you can't see such a thing daily.... MOMO DANCING SALSA.
We went all together to the Salsa Pub in Lester square, the place was crouded, defening salsa rithm in the air and grate dancers all around.
Despite all this the braves Momo Rick and myself decided to show off our talents.
How could we have said no to three nice girls (Maria, Veronica, Annik) asking for dancing?
Anyway lots of fun!
What else about that weekend. Oh yes, Well I did a wonderfull figura di merda (no translation available for the moment) in front of 30 people at the London Philarmonic Orchestra fountain.....I'm not sure any picture is around (luckily).
But that's another story to tell face to face..
See you soon guys

Estate 2008 Momo Rick Cecco Londra

venerdì 8 agosto 2008

Dal Corriere della Sera

Il Vaticano ai sindaci «Va rispettato anche chi rovista nei rifiuti»
«L'elemosina è un diritto», no ai divieti
Il cardinale Martino: non si neghi il soccorso. «È un diritto umano fondamentale»


ROMA - «Combattere il racket dell'elemosina senza ledere il diritto di chiedere aiuto»: così il cardinale Renato Martino - presidente del consiglio vaticano Giustizia e pace e di quello per i Migranti e gli itineranti - riassume il giusto atteggiamento cristiano di fronte all'aumento dei questuanti metropolitani, dei profittatori della generosità del prossimo e degli «accattoni molesti». Afferma anche che la proibizione dell'accattonaggio servirebbe a «nascondere » il bisogno invece di «rispondere a esso».


Ma l'atto dell'elemosinare ha ancora un senso nel terzo millennio? Possibile che non ci sia altra via per affrontare i casi di estremo bisogno? «Fino a oggi - risponde il cardinale - un'altra via non si è trovata e io credo che non si troverà presto se Nostro Signore ebbe a dirci: "I poveri li avrete sempre con voi". Si sconfigge una povertà e ne nasce un'altra». E' vero che oggi ci sono tanti aiuti di enti e associazioni che vanno incontro a chi ha bisogno ma il cardinale osserva che «c'è il povero che non ha accesso al soccorso istituzionale perché senza documenti, c'è quello a cui quel soccorso non basta e c'è quello che per sua singolarità lo rifiuta e cerca aiuto nelle strade».
Va dunque difeso il diritto a chiedere l'elemosina per strada? Questa la risposta di Martino: «Credo sia un diritto umano fondamentale, quando si è alla fame e al freddo. È il diritto del vero povero a cercare come può un pezzo di pane e quindi anche a chiedere aiuto e a fare appello al prossimo per risvegliarne il sentimento di umanità». All'obiezione che tanti ne approfittano e che ci sono bambini costretti a elemosinare, il cardinale replica che «va perseguito il profittatore e va combattuto il racket dell'elemosina, ma se proibiamo l'elemosina ci neghiamo al soccorso da uomo a uomo e non incidiamo minimamente sulle cause del fenomeno ».


Martino non vuole commentare le misure contro l'accattonaggio molesto annunciate dai sindaci di grandi città - da Venezia a Roma - che così cercano di andare incontro al fastidio che quel fenomeno provoca nella cittadinanza e nei visitatori: «Non giudico i singoli provvedimenti che possono avere le loro giustificazioni ma reputo inaccettabile la proibizione dell' elemosina in generale. Ci vedo una tentazione a chiudere gli occhi davanti al bisogno o a guardare dall'altra parte. Le autorità dovrebbero piuttosto aiutare la popolazione a cogliere la vera portata del bisogno non ancora coperto, o raggiunto, da nessuna forma di previdenza sociale». A proposito dell'idea di proibire ai barboni di rovistare nei cassonetti - pratica che metterebbe a rischio l'igiene dell'ambiente urbano - il cardinale dice: «Se in una città o in un quartiere vi sono persone che per sopravvivere hanno bisogno di rovistare nei rifiuti vuol dire che in essi è a rischio molto di più che l'igiene ambientale! Quel fenomeno l'ho visto nelle Filippine, in Africa e in America Latina ed è vero che nei Paesi del benessere si dovrebbe essere in grado di prevenirlo, ma se non si riesce a prevenirlo, si rispetti almeno quella dolorosa necessità di rovistare tra le immondizie».